L’ultrasonografia ossea quantitativa , più comunemente detta ‘MOC ad ultrasuoni ‘, è una metodica relativamente semplice, poco costosa e facile da attuare. L'osteoporosi è il disordine metabolico osseo più comune e rappresenta un problema di significato crescente nella popolazione.
L'osteoporosi risulta clinicamente silente fino a quando si manifesta sotto forma di frattura a seguito di deboli traumi. Essa rappresenta una malattia di rilevanza sociale e la sua incidenza aumenta con l'età sino ad interessare la maggior parte della popolazione oltre l'ottava decade di vita. Si stima che ci siano oggi, in Italia, circa 3,5 milioni di donne ed 1 milione di uomini affetti da osteoporosi.
Il più importante fattore di rischio è l’età. Le donne sono più a rischio degli uomini perché tendono ad avere una struttura ossea più piccola e minuta. Un altro importante fattore che incide sulla fragilità delle ossa delle donne è la menopausa. Dopo la menopausa, le donne producono una quantità inferiore di ormoni, in particolare estrogeni, che di solito proteggono dalla perdita di massa ossea.
Le persone con queste caratteristiche sono più soggette all’osteoporosi:
o Sesso Femminile
o Età Avanzata
o Magrezza
o Frattura già esistente
o Scarso Esercizio Fisico
o Assunzione di alcuni farmaci ( es. cortisonici, antiepilettici ecc.)
o Familiarità Positiva
o Menopausa Precoce
o Asportazione delle ovaie
o Dieta Povera di Calcio
o Disordini Alimentari
o Alcol e Fumo
L’unico modo per scoprire se si soffre di questa malattia è misurare direttamente o indirettamente la massa ossea. Uno di questi test è l’esame del calcagno con gli ultrasuoni. Si utilizza uno strumento chiamato ultrasonometro che impiega gli ultrasuoni per misurare la resistenza dell’osso nel punto del calcagno più sensibile alle sue variazioni, grazie un’immagine visualizzata in tempo reale.
L’ultrasonometro genera ultrasuoni che attraversano il tallone. Tale test si effettua sul calcagno perché la struttura dell’osso è simile dal punto di vista biomeccanico a quella delfemore e delle vertebre, le sedi più soggette a frattura nei casi di osteoporosi.
La misurazione dura circa 1 minuto ed al termine viene stampato e consegnato al paziente il risultato dell’esame, supportato da una breve spiegazione, e da consigli nutrizionali, effettuata dal biologo.
Non ci sono controindicazioni nell’esecuzione della metodica , ad eccezione di grossi traumi o ferite in corso nella zona del calcagno.